Tutto iniziò alla fine di gennaio dell’anno duemila venti,
Anche noi iniziammo a percepire un pericolo terribile e invisibile,
da terre lontane giunsero notizie gravi, inquietanti e sconvolgenti,
il covid-19 ci attaccò senza avviso, prepotente e inarrestabile.


Poco dopo assistemmo impotenti al diffondersi dell’epidemia.
Il virus ci invase velocemente, trovandoci tutti impreparati.
Realizzammo all’improvviso e purtroppo conoscemmo la pandemia.
Dilagò fulmineo e inaspettato e tutti rimasero spaventati e preoccupati.


Ogni sera trepidanti attendavamo dal responsabile Dott. Borrelli
di sapere il destino e quantificare il numero di tanti nostri congiunti contagiati
Gli aggiornamenti puntualmente registravano la morte di tanti nostri sfortunati fratelli,
che sicuramente prima di spirare si affidarono a voi fiduciosi ma anche rassegnati.


Rivolgemmo a voi lo sguardo Angeli Celesti, imperterriti e riservati,
le vostre armi furono espressione di passione e amore disinteressato,
per strappare alla morte, tanti nostri cari inermi e minacciati,
immobilizzati da un virus implacabile, terribile e determinato.


Gli ospedali divennero ben presto, solo interminabili campi di combattimento
I nostri cari tanto amati furono accolti e tutti ricevettero le prime cure in pochi istanti,
Recapitaste loro le nostre ultime carezze, gli sguardi intensi e il necessario incitamento
Li accompagnaste alle soglie dell’ignoto con le mani strette nelle mani e insieme ai nostri pianti.


Ci inchiniamo tutti, davanti al vostro estremo e costante sacrificio.
ognuno seppe bene quali i rischi e quale il prezzo da pagare,
ma senza alcun ripensamento, procedeste fieri e sotto ogni miglior auspicio.
Molti, troppi medici e infermieri dovettero anche cedere e abbandonare.


Belli come l’amore ognuno continuò e terminò la sua missione di eroe altruista risoluto,
costretti tra corsie di ospedale stracolmi di tanti anziani e nonni condannati.
Decisi con tutte le vostre forze, a debellare questo virus vigliacco e sconosciuto,
stanchi, non cedeste alla fatica, e un’altra vita regalaste ancora agli ammalati.


Grazie e ancora grazie, Angeli terreni, per tutto l’entusiasmo e la forza dedicata.
Un bagliore di luce vi fu sempre accanto e mai vi arrendeste alle mille difficoltà.
Molti, tanti ritornarono al Padre, ma sempre avvolti da luce pura e immacolata.
Scolpiti nei nostri cuori, siete e resterete sempre l’essenza e l’orgoglio della sanità.


Certi anche noi che tutto finirà presto e bene, giunga a tutti voi in nostro triplice Urrà


29 Aprile 2020 I Bersaglieri della
Marcallo con Casone Provincia di Milano